L'interpretazione degli esiti

Il profilo grafico individuale per lo ZTPI il profilo è restituito con punteggio standardizzato, ossia un punteggio da 1 a 9, in modo da consentire un immediato confronto con la media, che si colloca all’interno della posizione 5 della scala. Al tempo stesso è possibile un confronto con la prospettiva temporale ideale indicata da Zimbardo, rappresentata dalla coloritura in verde della casella. Mentre il rosso evidenzia i risultati critici e il giallo esprime un lieve allontanamento dall’ideale. Pertanto più il proprio punteggio si avvicina al verde tanto più risulterà vicino alla prospettiva ideale.

Anche per questo strumento, il profilo grafico è completato da un profilo testuale per ciascuna delle 5 prospettive temporali analizzate. Nel profilo è descritto il significato della scala, il posizionamento sulla scala stessa e una interpretazione dello stesso rispetto alla prospettiva ideale suggerita da Zimbardo.

Quello che segue è un esempio di profilo grafico e testuale del ZTPI.

Profilo individuale del Zimbardo Time Perspective Inventory (ZTPI)

Profilo grafico

 Prospettiva temporale       Esito
 Passato-negativa   
 Passato-positiva   
 Presente-fatalistica  
 Presente-edonistica   
Futuro  

Il profilo è restituito con punteggio standardizzato, ossia un punteggio da 1 a 9, in modo da consentire un immediato confronto con la media, posizione 5 della scala.
Al tempo stesso è possibile un confronto con la prospettiva temporale ideale indicata da Zimbardo, che è rappresentata dalla coloritura in verde della casella.
Pertanto tanto più il proprio punteggio si avvicina al verde tanto più risulterà vicino alla prospettiva ideale.

Descrizione testuale dell'esito

Prospettiva temporale Descrizione
Passato-negativa

La dimensione si riferisce alla tendenza ad avere una visione pessimistica e di rifiuto del proprio vissuto.
Un alto punteggio in questo fattore può dipendere da eventi traumatici subiti in passato e non ancora elaborati sul piano psicologico. Può, inoltre, essere associato ad alcune caratteristiche psicologiche e comportamentali quali una minore tendenza alla coscienziosità, all’amichevolezza, alla stabilità emotiva, all’autostima, al controllo degli impulsi, alla considerazione delle conseguenze future, alla ricerca della felicità e maggiore tendenza all’aggressività, alla depressione, all’ansia e all’irascibilità.

È dunque opportuno: riconoscere che non si può cambiare il passato, ma si può modificare il proprio atteggiamento verso ciò che è accaduto; ricostruire le esperienze negative del passato per neutralizzarle o per scoprire che esse celano anche elementi positivi; conseguire le proprie vittorie creando un presente e un futuro più positivi in modo da contrastare la visione pessimistica-disabilitante.

Passato-positiva

La dimensione si riferisce alla tendenza ad avere un atteggiamento sentimentale, positivo, talvolta nostalgico verso il proprio vissuto.
Un basso punteggio in questo fattore denota la prevalenza di emozioni negative come senso di colpa, vergogna, tristezza e paura causati da esperienze vissute che possono ostacolare la capacità di immaginare il proprio futuro e quindi la voglia di cimentarsi in esperienze nuove.

È dunque opportuno: riconoscere che le credenze sul passato influenzano il proprio modo di pensare e agire nel presente e orientano il nostro rapporto con il futuro, pertanto i ricordi passati devono diventare un punto di forza e non un rifugio in cui nascondersi dalla realtà; costruire un atteggiamento positivo verso il passato in modo da essere liberi di perseguire la propria felicità presente e futura; ricordare ciò che di negativo è accaduto in passato al fine di evitare che si ripeta.

Presente-fatalistica La dimensione si riferisce alla tendenza a credere che la propria vita dipenda da forze esterne, non controllabili, per cui si pensa di non essere completamente padroni del proprio destino.
Un basso punteggio in questo fattore rientra nell’ottica di una prospettiva temporale ideale in quanto denota la capacità di saper vivere e progettare il presente senza lasciarsi condizionare dalle esperienze e dagli insegnamenti passati e senza aver paura di fare scelte e prendere decisioni rivolte al futuro.
Presente-edonistica

La dimensione si riferisce alla tendenza a vivere nel momento presente mediante la continua ricerca di attività e relazioni piacevoli, stimolanti e sempre nuove con la voglia di abbandonarsi al piacere del momento.
Un basso punteggio in questo fattore denota la mancanza di interesse a vivere il proprio presente sia che si tratti di riposo sia di divertimento in quanto si preferisce essere occupati in azioni orientate al futuro o in pensieri rivolti al passato. Se questo atteggiamento persiste, e non è solo confinato ad un periodo in cui è prossimo il raggiungimento di un obiettivo che richiede il massimo dello sforzo, il rischio che si corre è quello di non riuscire a godere di ogni istante della propria vita e di cadere in frustrazione.

È dunque opportuno: temperare i propri atteggiamenti verso il presente senza aver paura di posticipare la gratificazione dei propri impulsi al fine di godere sia di riposo e sano divertimento sia di rispetto verso gli impegni presi.

Futuro

Un punteggio medio in questo fattore indica un avvicinamento, non ancora raggiunto, verso una prospettiva ideale caratterizzata da una adeguata capacità di rivolgere l’attenzione verso il futuro senza nulla togliere all’investimento delle proprie energie nella vita presente.

È dunque opportuno: ricercare una condizione di stabilità economica, familiare e sociale; prediligere i ricordi positivi del passato; alternare i momenti di piacere ai momenti del dovere; costruire una prospettiva equilibrata con cui trarre forza dagli eventi passati, imparare a vivere a pieno il presente e trarre motivazione per progettare il proprio futuro.

  

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I risultati delle ricerche

Seguendo le indicazioni degli autori (Zimbardo & Boyd 2008), si è scelto di restituire il punteggio conseguito per ciascuna delle scale mettendolo a confronto  con i punteggi individuati da Zimbardo come rappresentativi di una prospettiva temporale ideale (Fig. 1).

Secondo Zimbardo la prospettiva ideale o equilibrata è caratterizzata da un punteggio

L'autore, per la definizione dei punteggi fa riferimento alla distribuzione percentile dei valori per ciascuna scala, individuando il seguente punteggio percentile

  • decimo per la scala Passato-negativa
  • novantesimo per la scala scala Passato-positiva,
  • decimo per la scala Presente-fatalistica,
  • ottantesimo per la scala Presente-edonistica e per il Futuro (Margottini, 2017, 81).

Fig. 1: Prospettiva temporale ideale suggerita da Zimbardo

Il grafico è tratto da: https://www.thetimeparadox.com/wp-content/uploads/2012/09/graph-september2012-all-v21.png

  

Massimo Margottini analizzando le correlazioni tra le competenze strategiche indagate dal QSA e dal QPCS e le prospettive temporali rilevate dallo ZTPI in una indagine condotta nell'anno accademico 2015-2016 con 215 studenti dell'Università degli Studi di Roma Tre ha individuato  correlazioni significative sia rispetto ai fattori cognitivi sia per quelli affettivo-motivazionali.

«In sostanza, i dati emersi - scrive Margottini - possono essere sintetizzati nella seguente formula: chi si impegna, è convinto di poter determinare il proprio destino, si sente in grado di farlo, è più orientato al futuro e utilizza strategie cognitive più efficaci ma anche, viceversa, chi ha un progetto per il futuro è motivato ad impegnarsi, crede in ciò che fa, si sente in grado di realizzarlo e usa stratetgie di apprendimento efficaci. Diversamente, chi si presenta con un vissuto problematico non risolto o vive fatalisticamente il presente tende a non impegnarsi, vive nella convinzione di non poter determinare, o farlo solo in parte, il proprio successo e non si sente adeguato; inoltre ha maggiori difficoltà a controllare le proprie emozioni e, infine, usa strategie di apprendimento meno efficaci» (Margottini, 2017, 85).

Fonte: Margottini Massimo, Promuovere competenze strategiche a scuola e all'università. Esiti d'indagini empiriche e interventi formativi, Milano, LED Edizioni 2017.

Ultime modifiche: lunedì, 9 gennaio 2023, 08:17